Luca Micheletti

Baritono, attore e regista, è uno dei teatranti più originali, eclettici e visionari della sua generazione. Inizia il suo percorso nel teatro di prosa, divenendo regista stabile e responsabile artistico della Compagnia Teatrale I Guitti di Brescia. Nel frattempo consegue un dottorato in Italianistica alla Sapienza di Roma e comincia a firmare creazioni e recitare per i maggiori teatri nazionali, collaborando con Luca Ronconi, Umberto Orsini e Marco Bellocchio e ottenendo i più illustri riconoscimenti del settore fra cui il Premio Ubu (2011) e il Premio Internazionale Pirandello (2015). Fra le decine di spettacoli che dirige e/o interpreta nei maggiori teatri italiani si ricordano Amleto di Koltès (Napoli Teatro Festival, 2010), La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht (Teatro di Roma – ERT, 2011), La metamorfosi di Kafka (CTB, ERT 2014), Mephisto di Mann (CTB, 2015), Le variazioni Goldberg di Tabori (Teatro Franco Parenti, 2016), Rosmersholm e Peer Gynt di Ibsen (Teatro Franco Parenti – I Guitti, 2017-18), Jekyll da Stevenson (CTB, 2019), Histoire du soldat di Stravinskij/Ramuz (Ravenna Festival, 2020), Faust rapsodia da Goethe/Schumann (Ravenna Festival, 2021), Le memorie di Ivan Karamazov, con Umberto Orsini come protagonista, titolo scritto e diretto per l’apertura della stagione del Piccolo Teatro di Milano 2022 e Il misantropo di Molière al Teatro della Pergola e al Teatro Franco Parenti di Milano.

In ambito cinematografico partecipa alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia come protagonista di Pagliacci di Bellocchio e Italian gangsters di De Maria.

Parallelamente all’attività sui palcoscenici della prosa, dopo anni di studio privato con Mario Malagnini, nel 2018 debutta come baritono all’opera: è prima Escamillo nella Carmen a Cagliari e poi Jago nell’Otello messo in scena al Ravenna Festival da Cristina Mazzavillani Muti. Nel 2019 per lo stesso Festival firma la sua prima regia operistica: una nuova produzione di Carmen. Approda così, sia come regista sia come cantante, in altri teatri lirici diretto da importanti nomi della direzione d’orchestra tra i quali spicca quello di Riccardo Muti.

Interpreta, fra gli altri, Figaro ne Le Nozze di Figaro al Teatro alla Scala di Milano; Macbeth al Bunka Kaikan di Tokyo; Don Giovanni alla Sydney Opera House, alla Royal Opera House di Londra  e al Regio di Torino; Rigoletto al Maggio Musicale Fiorentino e al Filarmonico di Verona; il Conte di Luna ne Il trovatore alla Fenice di Venezia; Enrico nel Campanello al Teatro Lirico di Cagliari; il Conte di Almaviva ne Le Nozze di Figaro al Ravenna Festival; Marcello ne La Bohème e di nuovo Escamillo in Carmen all’Opera di Roma e all’Arena di Verona.

Nel 2021 è inoltre regista e protagonista del dittico La serva padrona di Pergolesi / Trouble in Tahiti di Bernstein per il Carlo Felice di Genova, dove torna nella stagione successiva come interprete e regista de La vedova allegra di Lehàr. Apre la stagione del Covent Garden nel 2022 come Don Giovanni e ritrova il ruolo a Torino diretto nuovamente da Riccardo Muti e al Teatro del Maggio diretto da Zubin Mehta. Nella stagione 2022/23 è presente al Teatro alla Scala per quattro titoli: I vespri sicilianiLa BohèmeLe nozze di Figaro, oltre alla Missa in tempore belli per il Concerto di Natale. Sarà inoltre nuovamente al Covent Garden per Don Carlo.

Ha all’attivo un’intensa e costante attività editoriale che include traduzioni, curatele, adattamenti drammaturgici e opere proprie. Fra gli altri, si è occupato di Boris Vian (GAM 2008), B.-M. Koltès (Editoria&Spettacolo 2009 e Diabasis 2013), B. Brecht (Ponte Sisto 2011), Torquato Accetto (Bulzoni 2011), Charles-Ferdinand Ramuz (GAM 2012 e Enrico Damiani Ed. 2021), F. Kafka (Sedizioni 2014), Klaus Mann (Sedizioni 2015), Molière (Falsopiano 2018), H. Ibsen e F. Dostoevskij (Cue Press 2019 e 2022). Per Sedizioni pubblica inoltre il suo primo romanzo, Tutta la felicità (2015), e la silloge drammatica Scenari di Belfort (2017). 

maggio 2023