“LibrinScena” al Ridotto: fino al 2 dicembre cinque presentazioni con gli autori a ingresso libero


Cinque incontri al Ridotto del Municipale, a ingresso libero, per approfondire storia e protagonisti del teatro e del melodramma. LibrinScena è la nuova rassegna promossa dalla Fondazione Teatri di Piacenza, dedicata alla presentazione di libri e agli incontri con gli autori, in programma dal 1 ottobre al 2 dicembre e che accompagna gli spettacoli in scena al Teatro Municipale.  

Dalle memorie di Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo e costumista, che attraversano poco meno di un secolo di storia del teatro, all’ideale grand tour proposto da Alberto Mattioli nel suo Gran Teatro Italia; dalle vicende del Cenacolo Shakespeare narrate da Luigi Ferrari alla storia di Casa Ricordi ripercorsa nel volume di Francesco Lodola, per concludere con il libro di Giangiacomo Schiavi che svela la “vita da Bohème” del librettista arquatese Luigi Illica, ribelle, garibaldino, giornalista radicale, che nelle sue opere diede ruoli di spicco alle donne.

Si parte domenica 1 ottobre, alle ore 11, con la presentazione di Non si può mai stare tranquilli, il libro di Pier Luigi Pizzi che ripercorre una vita di incontri e di teatro, in una carriera divisa tra prosa, opera e cinema. Il Maestro Pizzi, che al Teatro Municipale firma regia, scene e costumi di Fedora di Umberto Giordano, in programma il 6 e l’8 ottobre per la Stagione d’Opera, interverrà all’incontro in dialogo con Gian Francesco Amoroso.  Non c’è artista, regista, cantante o direttore d’orchestra che Pizzi non abbia incrociato sul suo cammino, a cominciare da Luchino Visconti, Giorgio De Lullo e Romolo Valli negli anni della compagnia dei Giovani, Luca Ronconi, Monserrat Caballé e Leyla Gencer, Gianandrea Gavazzeni e Riccardo Muti, Federico Fellini e Giorgio Strehler, Valentina Cortese e Franca Valeri. I ricordi di Pizzi sono come confidenze fatte al lettore tra una pausa e l’altra degli oltre mille spettacoli che ha messo in scena: storie allegre o drammatiche, lievi o profonde, raccontate senza mai prendersi troppo sul serio.

Secondo appuntamento, domenica 8 ottobre, alle ore 11: Alberto Mattioli, giornalista e critico musicale, presenta il suo ultimo libro, Gran Teatro Italia. Insieme all’autore intervengono Elvio Giudici e Fabio Larovere. Un viaggio sentimentale nel paese del melodramma, dove ancora oggi i teatri si confermano il fulcro della vita civile e culturale – oltre che musicale – di ogni città. Proprio per questo, suggerisce Alberto Mattioli, offrono la prospettiva migliore per osservare e cercare di comprendere l’Italia. Dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, dai velluti rossi della Scala di Milano alle pietre dell’Arena di Verona, passando per i teatri emiliani e con ampio spazio dedicato anche al Teatro Municipale di Piacenza, Mattioli disegna il ritratto di un Paese che forse più di ogni altro ha fatto coincidere, sulla scena e fuori dalla scena, arte e vita, e che, tra mille campanili, nei riti del teatro d’opera ancora riesce a specchiarsi, a riconoscersi, a sentirsi unito.

Martedì 31 ottobre, alle ore 18.30, Luigi Ferrari, presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, presenterà Il Cenacolo Shakespeare insieme a Eleonora Bagarotti. Romanzo a sfondo storicoil volume narra la vicenda dell’esclusivo circolo londinese di letterati, intellettuali e librai capitanato da John Florio, linguista, traduttore e uomo di corte di origine italiana. Riunito alla taverna della Sirena, il gruppo collabora con lui alla pubblicazione del First Folio: in particolare, alla stesura delle pagine preliminari della raccolta, dove figurano, tra l’altro, i due soli ritratti di William Shakespeare pervenuti ai tempi moderni.

Casa Ricordi. Una storia italiana sarà il libro presentato da Francesco Lodola, nell’incontro in programma domenica 12 novembre alle ore 11 al Ridotto del Teatro Municipale. Con l’autore dialogherà Patrizia Bernelich.  Ricordi è diventata un’istituzione nel mondo della musica e custodisce nei suoi archivi e raccolte la storia musicale del nostro Paese. In questo saggio, Francesco Lodola, cultore dell’opera lirica e animatore di diverse iniziative nei teatri italiani, ricostruisce una storia affascinante, dalle battaglie per il riconoscimento del diritto d’autore alla modernizzazione dei processi produttivi, dal carteggio coi grandi autori ‒ Rossini, Bellini, Verdi ‒ alle rappresentazioni alla Scala e negli altri templi della musica italiana.

Gran finale della rassegna sarà l’appuntamento di sabato 2 dicembre, ore 18.30, con Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera, e il suo Il genio ribelle. Luigi Illica, una vita da Bohème, realizzato da Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati – Editoriale Libertà, con il patrocinio del Comune di Castell’Arquato. Una vita da romanzo nella Milano scapigliata di fine Ottocento, l’intesa con Puccini, le liti con Giacosa, il dissenso con Toscanini: Schiavi ripercorre la biografia di un geniale e irresistibile guascone, che da Castell’Arquato a Milano diventa uno dei personaggi più influenti della storia teatrale e musicale d’un epoca.