Francesco Meli

Francesco Meli è uno dei tenori più apprezzati e richiesti del mondo.

Nato a Genova nel 1980, poco più che ventenne ha debuttato in Macbeth, Petite Messe Solennelle e Messa di gloria di Puccini al Festival dei due Mondi di Spoleto, iniziando una strepitosa carriera nel repertorio belcantistico e rossiniano.

Ha debuttato alla Scala a soli 23 anni ne Les Dialogues des Carmelites diretto da RIccardo Muti, da allora vi è tornato regolarmente. Ad oggi, Francesco Meli vanta oltre venti diverse locandine alla Scala di Milano.

Dal 2009 ha abbandonato progressivamente i ruoli del Belcanto a favore di quelli più lirici: dopo I Lombardi alla prima crociata, Simon Boccanegra e Werther a Parma, ha debuttato anche ne I due Foscari, Ernani, Nabucco, La Traviata, Macbeth, Un ballo in maschera, Il Trovatore, Giovanna d’Arco, Aida e Don Carlo. Ha inaugurato per tre volte la stagione della Scala (ed è atteso come Macduff nel Macbeth inaugurale della stagione 2021/2022).

Francesco Meli ha oltre cinquanta ruoli in repertorio e collabora regolarmente con i maggiori direttori del mondo.

Ha vinto il Premio Abbiati nel 2013 per le interpretazioni verdiane, La Maschera d’oro, l’Oscar della lirica, il Premio Zenatello all’Arena di Verona, il Premio Orazio Tosi, il Premio Carlo Alberto Cappelli, il Premio Pertile, il Premio Lugo, il Premio Prandelli, il Premio Mascagni, il Tiberini d’oro, l’ISO d’oro e la Targa Labò.

Tra i suoi impegni più recenti, Simon Boccanegra a Londra, Genova e Vienna, Ernani e La Traviata alla Scala, Requiem di Verdi a Tokyo, Baden-Baden, Vienna e al Festival di Salisburgo, Aida al Teatro La Fenice e a Chicago, Ernani in concerto a Lione, Parigi, Vichy e al Festival di Aix-en.Provence. Il 23 febbraio 2020, quando il Teatro della Scala è stato chiuso per il coronavirus, era impegnato proprio lì con Il Trovatore, altro suo ruolo distintivo del quale avrebbe celebrato la 50esima rappresentazione proprio con una delle repliche di febbraio.

La ripresa dell’attività nell’estate 2020 lo ha visto impegnato nel Ballo in maschera in forma di concerto e nel Requiem di Verdi diretto da Zubin Mehta al Maggio Musicale Fiorentino.

Quindi, ancora il Requiem con l’Orchestra e il Coro della Scala diretti da Riccardo Chailly nei duomi di Milano, Bergamo e Brescia. Nell’ottobre 2020 è stato Radamès nell’Aida in forma di concerto alla Scala, a seguire Jacopo Foscari all’Opéra de Monte-Carlo e nello spettacolo “A riveder le stelle” che il Teatro alla Scala ha organizzato per il 7 dicembre in collaborazione con la Rai.

Ad inizio del 2021 è stato in Giappone, in concerto e come Cavaradossi in Tosca al New National Theatre di Tokyo, quindi al Festival di Aix-en-Provence e all’Arena di Verona, oltre che al Teatro Municipale di Piacenza e, a fine settembre, al Teatro San Carlo per un Gala dedicato a Enrico Caruso.

Dal marzo 2021 è il direttore artistico e uno dei docenti della neonata Accademia di Alto Perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice di Genova.

luglio 2021