Marco Bellussi
Da oltre venticinque anni svolge continuativa attività registica in Italia e all’estero.
Il suo repertorio attiene principalmente al teatro musicale e spazia dai componimenti di Monteverdi (Orfeo, Il ballo delle ingrate, Il combattimento di Tancredi e Clorinda) a Dido and Aeneas di Purcell; dai capolavori barocchi di Handel e Vivaldi (Tamerlano, Esther, Acis and Galatea, la Fida ninfa, Farnace) all’Alceste di Gluck; dal grande repertorio mozartiano (trilogia dapontiana, Die zauberflote, Die schauspieldirektor) all’800 di Rossini (Il barbiere di Siviglia, La cambiale di matrimonio e Il signor Bruschino), Strauss (Die fledermaus) e Korsakov (Mozart e Salieri). Giunge quindi al ‘900 di Puccini (Butterfly e Tosca), Wolf-Ferrari (Il segreto di Susanna) e Hans Krasa (Brundibar).
Ha curato alcune prime assolute in tempi moderni di opere antiche (Atalanta fugiens di Maier, Zamberlucco di Scarlatti, Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse). Dal 2010 si dedica anche all’opera contemporanea collaborando col conservatorio di Venezia e Biennale Musica. Ha allestito per il Teatro La Fenice, Teatro Goldoni di Venezia, Biennale Musica, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Treviso, Mittelfest, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Gentile di Fabriano, Teatro Stabile dell’Umbria, Teatro Rendano di Cosenza e all’estero ha allestito presso il Teatro Principal di Vitoria, Teatro Principal di Saragoza, Teatro Principal di Zamora, Teatro Isabel la catolica di Granada, Auditorium di Tubingen, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Festival di musica antica di Riga, JPAS Theatre di New Orleance.
Ha collaborato con direttori di chiara fama specializzati nel repertorio barocco quali Renè Clemencic, Federico Maria Sardelli, Sergio Balestracci, Alessandro Quarta e Gianluca Capuano La RAI nazionale ha dedicato quattro speciali alla sua attività di regista. Dal 2010 collabora con il Gruppo Editoriale Viator (Mi) per il quale ha curato numerose pubblicazioni.
Attualmente insegna teoria e tecnica dell’interpretazione scenica presso il Conservatorio di Vicenza.
marzo 2022