Gianluca Falaschi

Ha debuttato nell’opera al Teatro Comunale di Modena, firmando i costumi del Trittico di Puccini per la regia di Cristina Pezzoli. Ha disegnato diverse produzioni di Lydia Steier come: Les Troyens (Semperoper Dresden, 2017), Alcina (Staatstheater Basel, 2017); Armida (Staatstheater Mainz, 2017), Der Fliegende Holländer (Theater und Orchester Heidelberg 2016), Perelà, l’homme de fumée (Staatstheater Mainz, 2015). Tra le produzioni in cui è stato coinvolto come costumista da citare Il barbiere di Siviglia (Boston Lyric Opera, regia Rosetta Cucchi), Cardillac (Teatro dell’Opera di Firenze, 2018, regia Valerio Binasco), Miseria e nobiltà (Teatro Carlo Felice di Genova, regia Rosetta Cucchi), Maria Stuarda (Teatro Carlo Felice di Genova, 2017, regia Alfonso Antoniozzi), Anna Bolena (Teatro Regio di Parma, 2017, regia Alfonso Antoniozzi), Il barbiere di Siviglia (Teatro Nazionale Greco di Atene, 2016, regia Francesco Micheli), La donna serpente (Teatro Regio di Torino 2016, regia Arturo Cirillo), Roberto Devereux (Teatro Carlo Felice di Genova 2016, regia Alfonso Antoniozzi), Lucia di Lammermoor (Teatro Carlo Felice di Genova 2014, Royal Opera House, Muscat Oman, 2016, regia Dario Argento), Pagliacci (Theatro Municipal Sao Paulo, Brasile 2014).
Lunga e felice la collaborazione artistica con il regista Davide Livermore, con cui ha collaborato, tra l’altro, in La fille du régiment al Teatro Verdi di Trieste, Ciro in Babilonia, L’italiana in Algeri, Il turco in Italia ed Elisabetta, regina d’Inghilterra al Rossini Opera Festival, Carmen a Genova, Il barbiere di Siviglia a Roma, Adriana Lecouvreur a Montecarlo, Don Pasquale al Teatro alla Scala oltre che Attila, Tosca e Macbeth, produzioni inaugurali delle ultime stagioni del Teatro milanese; da segnalare inoltre Aida e recentemente Trovatore all’Opera House di Sydney.
Ha lavorato per molti titoli nel teatro di prosa. Tra le varie produzioni, L’avaro e Les femmes savantes di Molière (Teatro Nazionale di Napoli, regia Arturo Cirillo), Il malato immaginario (Teatro Due, Teatro Nazionale di Parma, Walter Le Moli), Moby Dick per la regia di Antonio Latella; diversi titoli di Ricci e Forte, tra cui il debutto assoluto di Troia Discount; Otello (Teatro Nazionale delle Marche, Arturo Cirillo), Lear di Edward Bond (Teatro Nazionale di Roma, Lisa F. Natoli).
Nel 2024 collabora con Barrie Kosky disegnando i costumi per Die lustige Witwe a Zurigo e le scene e i costumi per Così fan tutte alla Staatsoper di Vienna. Per queste produzioni è stato indicato costumista dell’anno dalla giuria di Opernwelt per il 2024, riconoscimento già ottenuto nel 2015 e nel 2017 per Perelà, Armida e Alcina, regia di Lydia Steier.
Ha ottenuto il Premio Abbiati 2012 come miglior costumista per Ciro in Babilonia al Rossini Opera Festival.
Nel 2019 vince il premio Ubu migliori costumi per Orgoglio e pregiudizio con la regia di Arturo Cirillo.
Nel 2021 amplia la propria attività firmando la regia di Angelica al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e di Adriana Lecouvreur allo Staatstheater di Mainz. Nel 2022 firma la regia di Griselda al Teatro La Fenice di Venezia e porta Adriana Lecouvreur” a Düsseldorf. Negli ultimi mesi del 2022, firma regia, scene e costumi di Capuleti e Montecchi al Teatro Bellini di Catania e di Chiara e Serafina al Festival Donizetti di Bergamo. Nel 2023 porta una versione riveduta di Angelica di Porpora sul palco estivo dello Staatstheater di Mainz, per il quale nel 2025 dirigerà Turandot,